Data 21.09.20: «Qualsiasi tipologia di appartamento venga inserita nel
portale, nel giro di mezz’ora ha la sua prenotazione. Gli studenti
stanno rispondendo molto bene». Lo dice con soddisfazione Ondina
Giacomin, presidente di Abbav, l’associazione che riunisce gestori di
bed & breakfast, locazioni turistiche e guest house.
Il protocollo d’intesa tra Università, Comune di Venezia, Abbav,
Confedilizia e associazione Agata per dare in affitto agli studenti gli
appartamenti turistici è in dirittura d’arrivo.
Dopo le prime adesioni a un accordo firmato lo scorso aprile, tra
qualche giorno diventerà definitivo. Nel portale dedicato intanto le
richieste da parte dei giovani stanno crescendo.
Nuove residenze a disposizione degli studenti
«Il protocollo – spiega Giacomin – è nato per dare risposte che
soddisfino entrambe le parti. Da un alto c’è l’esercito di studenti che
frequenta la città e ha necessità di affitti proporzionati alle loro
possibilità economiche e alla temporalità della locazione; dall’altro i
locatari chiedono che siano minimizzati i rischi derivanti
dall’eventuale mancato pagamento del canone, dal mancato rilascio
dell’abitazione a fine contratto o da danni arrecati all’immobile.
A tutela dei proprietari esistono già polizze da sottoscrivere con
istituti bancari e assicurativi al costo di 20 euro al mese, mentre per
gli studenti verranno istituite forme di aiuto alla residenzialità come
borse di studio o altro. Da più di un mese si registrano già parecchi
affitti e sono in continuo aumento.
Al momento il progetto riguarda Centro storico e terraferma ma
l’auspicio è che possa crescere sia aumentando gli associati, sia
allargando gli orizzonti territoriali in Veneto e – perché no? – altre
parti d’Italia».
Un portale dedicato per l’incontro domanda-offerta
Il progetto si sviluppa attraverso la piattaforma dedicata
students.veniceapartment.com dove i giovani che cercano casa possono
trovare la locazione a loro più indicata. Per qualsiasi informazione si
può anche telefonare al numero 041 2440127.
«Il sito è uno strumento importante a disposizione dei soggetti che
hanno sottoscritto l’accordo – sottolinea Massimo Maccatrozzo,
presidente dell’Associazione Agata di Venezia (agenzie d’appartamenti
turistici) – e di tutti gli studenti che cercano casa per il loro
periodo di studio, che può essere da 6 o 36 mesi. L’Università sta dando
un contributo notevole allo sviluppo del progetto. Grazie a questo
protocollo d’intesa gli studenti trovano a disposizione una varietà di
appartamenti oltre a servizi aggiuntivi come il calcolo del canone
agevolato. Questo offre ai giovani la possibilità di alloggi a canoni
calmierati. C’è anche da considerare che oltre ad un’offerta che sta
crescendo di pari passo con le richieste è stato anche alzato il livello
qualitativo delle case rese disponibili per l’affitto da parte degli
studenti. Le abitazioni si trovano sia in centro storico sia in
terraferma soprattutto in prossimità della zona universitaria di via
Torino».
Un progetto che guarda al futuro
«L’idea di affittare gli immobili destinati fino ad ora ai turisti agli
studenti – conclude Maccatrozzo – è nata durante il lockdown che ha
portato a ripensare in termini nuovi il tema delle locazioni. Si tratta
di un progetto significativo per il territorio per venire incontro alle
difficoltà che si sono create. L’obiettivo è ora di farlo crescere
facendo incontrare nel modo migliore domanda e offerta. Fondamentale in
questo senso l’apporto dell’Università anche attraverso la
realizzazione, che quanto prima vorremmo mettere in pratica, di una
bacheca virtuale dove gli studenti possano scambiarsi le informazioni».