Firmato il Protocollo d’Intesa tra Comune di Venezia, Università Iuav di
Venezia, Confedilizia Venezia, Abbav e Associazione AGATA per la
promozione della disponibilità alla locazione a studenti universitari di
immobili nella Città antica ordinariamente destinati ad affittanza
turistica. Brugnaro e Ferlenga: “Una svolta epocale per favorire la
residenzialità a Venezia”.
Questa mattina durante una videoconferenza tenutasi nella nuova Smart
Control Room del Tronchetto, il Sindaco Luigi Brugnaro ha sottoscritto,
assieme al Rettore dell’Università Iuav di Venezia Alberto Ferlenga, al
Presidente di Confedilizia Venezia Giuliano Marchi, alla Presidente di
ABBAV Ondina Giacomin e al Presidente dell’Associazione AGATA Massimo
Maccatrozzo, il Protocollo d’Intesa che ha l’obiettivo di promuovere la
disponibilità alla locazione a studenti universitari di immobili nella
Città antica ordinariamente destinati ad affittanza turistica.
“Il Protocollo - spiega il Sindaco - nato di comune accordo con il
Rettore dell’Università Iuav che ha lanciato la proposta insieme al
prof. Mauro Marzo - si pone la finalità di incentivare la residenzialità
nel Comune di Venezia. Questo momento di emergenza sanitaria ha
dimostrato la necessità di superare i consueti schemi di affittanze in
città e, proprio condividendo questa finalità con le associazioni
cittadine del settore, è stato sottoscritto un testo che mira a dare
importanti opportunità di locazione temporanea di immobili della Città
Antica utilizzati ad ora con finalità turistica, a favore di studenti
delle Università, dell’Accademia e del Conservatorio cittadini. Un passo
in avanti che dimostra il vero e proprio spirito resiliente della
Città, e che sancisce un significativo progresso nell’affrontare un tema
delicato e estremamente significativo per Venezia come quello della
residenzialità”.
Nello specifico il Protocollo sancisce, inoltre, le procedure operative:
si partirà con la stipula di uno o più accordi tra università, enti
pubblici, associazioni dei proprietari e altri soggetti interessati,
rivolto alla sperimentazione di forme di locazione temporanea
sostenibili dall’utenza studentesca e alla definizione delle modalità di
comune interesse delle parti. In seguito, attraverso un confronto con
istituti bancari e assicurativi, fondazioni, amministrazioni pubbliche,
si dovrà verificare la possibilità di chiudere accordi miranti a
minimizzare i rischi derivanti dall’eventuale mancato pagamento del
canone, dal mancato rilascio dello stesso a fine contratto o da danni
all’immobile, anche attraverso la costituzione di un fondo di garanzia
ad hoc e specifiche forme di fideiussioni o di assicurazione. Un
processo che, parallelamente, si dovrà portare avanti anche con le
compagnie assicurative e con gli Enti titolati alla modifica degli
accordi territoriali vigenti, per poter definire un range indicativo di
canoni di affitto accessibili al mercato studentesco entro cui collocare
l’offerta di immobili e di temporalità, semestrali o annuali, misurate
sulle attività universitarie.
In questo percorso, le Università, Accademia, Conservatorio veneziani,
anche attraverso il progetto "Study in Venice", avranno il compito di
organizzare e raccogliere le domande da parte degli studenti, definendo
un codice etico di comportamento per l’uso degli immobili e degli
arredi, e dovranno verificare le possibili forme di sostegno (borse di
studio o altro) alla residenzialità studentesca, anche in accordo con
istituzioni bancarie e assicurative, amministrazioni pubbliche o altri
soggetti privati.
Il Comune invece avrà il compito di avviare lo studio di un intervento
di sostegno per opere di manutenzione degli immobili locati a studenti,
non rientranti nell’ordinario deperimento e non diversamente garantiti,
determinandone limiti e condizioni. Al tempo stesso si impegnerà a
introdurre una disciplina regolatoria finalizzata a consolidare i
diritti connessi alle locazioni turistiche attualmente autorizzate, nel
caso di “conversione” degli immobili a locazione temporanea a favore di
studenti.
"Come Università Iuav questo accordo è estremamente importante e
sancisce un modello per le altre città d’arte che sono spesso anche sedi
universitarie – commenta il Rettore Alberto Ferlenga. Non solo: infatti
condividiamo l'idea del Sindaco Brugnaro di avviare una profonda
riflessione sul ruolo dell’architettura nel ripensamento della città e
delle sue funzioni. Insieme costruiremo un protocollo per la
riqualificazione e l’efficientamento degli immobili, specie ad uso
residenziale, da proporre poi a Soprintendenza e Mibact, che tenga conto
delle necessarie opere infrastrutturali da completare, come il sistema
delle fognature e dell’antincendio. Poter offrire ai nostri studenti,
presenti e futuri, una maggiore possibilità di scelta abitativa è un
valore aggiunto per le due università e le istituzioni di alta for
mazione artistica e musicale veneziane”.
“Come gestori e proprietari di immobili - dichiarano congiuntamente
Giuliano Marchi, Presidente di Confedilizia Venezia, Ondina Giacomin,
Presidente di ABBAV, e Massimo Maccatrozzo, Presidente dell’Associazione
AGATA – abbiamo raccolto da subito con favore la proposta di un tavolo
congiunto con Comune e Università Iuav ed abbiamo collaborato
fattivamente per la stesura di questo accordo. Si tratta di un
importante traguardo per il futuro della città”.
Il Protocollo sottoscritto oggi sarà ora aperto alle adesioni da parte
di altre istituzioni, associazioni ed enti che accetteranno, così,
l'impegno a contribuire al raggiungimento degli obiettivi nell'ambito
delle loro specifiche competenze. Sarà possibile sottoscrivere il
Protocollo inviando una mail a sindaco@comune.venezia.it
Venezia, 27 Aprile 2020