Data 10.10.20: VENEZIA
Oltre un centinaio di case già inserite
nel portale. Almeno una quarantina di contratti siglati, per un totale
di almeno 150 universitari, forse 200, che hanno trovato alloggio in una
casa prima destinata agli affetti turistici. Sono i primi risultati
della convenzione siglata tra le università veneziane e i proprietari di
case, con il sostegno del Comune. Un'idea lanciata, in pieno lockdown,
dal rettore dello Iuav, Alberto Ferlenga, che è subito piaciuta al
sindaco Luigi Brugnaro, e ora sta dando i primi risultati.
LA CONVENZIONE
La prossima settimana i vari soggetti
coinvolti si ritroveranno per firmare una seconda convenzione, rivista e
aggiornata. Sono coinvolte tutte le realtà dell'associazione Study in
Venice: Iuav, Ca' Foscari, Accademia di Belle Arti e Conservatorio
Benedetto Marcello. I proprietari hanno ottenuto la garanzia di
conservare la deroga per tornare ad affittare ai turisti, dopo
l'esperienza con gli studenti. Nella nuova convenzione è inserito il
nuovo portale che deve far incontrare la domanda e l'offerta.
«Il portale è attivo da circa un mese e mezzo e siamo molto soddisfatti -
spiega Massimo Maccatrozzo, agente immobiliare dell'associazione Agata,
che si occupa della piattaforma - L'inizio è stato in salita, ma questo
è un progetto destinato a durare nel tempo, con margini di sviluppo e
diffusione nel territorio. Contiamo nell'impegno di università e Comune.
Degli oltre 100 appartamenti inseriti, il
40% ha già avuto un esito positivo. Gli universitari hanno trovato
alloggi di qualità e i proprietari hanno scoperto i vantaggi di questa
soluzione: ci sono tanti giobani responsabili. Il calo di redditività
non è poi così forte: in media del 20, 30%. Non ci sono costi di
gestione pesanti. Sono convinto che questa sarà un'operazione che avrà
un futuro anche dopo l'emergenza». (r. br.)